Mielite: cos’è? Tipi, sintomi, cause e cure
La mielite è una patologia a carattere infiammatorio che colpisce il midollo spinale e che determina una sintomatologia a carico dei muscoli. Le cause di questa malattia possono essere infezioni batteriche o virali, malattie autoimmuni, oppure può essere di origine idiopatica, cioè a causa sconosciuta, ma con componente autoimmunitaria. La diagnosi si esegue mediante esame obiettivo, visita neurologica e risonanza magnetica e le terapie prevedono l'utilizzo di farmaci, di fisioterapia e, nei casi più gravi, di plasmaferesi. Approfondiamo il tema.
Cos’è la mielite?
Il termine mielite indica un'infiammazione molto grave che coinvolge il midollo spinale. L'infiammazione provoca il danneggiamento della guaina mielinica e l'insorgenza di aree fibrotiche (costituite cioè da tessuto fibroso, simil cicatriziale) all'interno del sistema nervoso. Questo provoca la perdita della funzionalità di trasmissione nervosa dei nervi spinali, i quali risultano come "interrotti" dalle aree di fibrosi e, pertanto, la stimolazione nervosa non raggiunge tutti i distretti corporei con grandi problematiche relative prevalentemente al movimento ed alla motilità in generale. La mielite colpisce senza distinzione bambini, adulti ed anziani, sebbene sia più evidenziata in fasce di età comprese tra i 10 ed i 19 anni e tra i 30 ed i 39 anni. Si pensa che la patologia sia immuno - mediata, cioè che il processo infiammatorio venga scatenato dall' iperattivazione del sistema immunitario, per diverse cause. E’una patologia benigna di tipo neurologico - degenerativo e non è contagiosa, ma può essere molto invalidante per chi ne è colpito.
Tipologie di questa infiammazione.
La mielite può presentarsi in diverse forme in base a come viene colpito il midollo spinale ed in base all'esordio sintomatologico. Per quanto riguarda la modalità di coinvolgimento del midollo spinale possiamo avere una mielite:
- trasversa, quando ad essere colpiti sono soltanto alcuni dei segmenti del midollo spinale adiacenti tra loro. In questo caso la sintomatologia colpisce prevalentemente gli arti inferiori. Può essere dorsale o lombare in base alla sezione di midollo colpita.
- Ascendente, quando ha la tendenza a propagarsi lungo l'asse verticale del midollo spinale estendendosi verso le zone superiori di quest'ultimo (ad esempio la zona cervicale e quella bulbare). La sintomatologia in questo caso inizia come la precedente a partire dagli arti inferiori e va piano piano salendo verso l'alto colpendo il tronco, gli arti superiori, e così via fino alla zona cervicale ed encefalica. Se si verifica il coinvolgimento del bulbo si può avere la paralisi dei muscoli respiratori ed il soggetto può andare incontro alla morte.
- Irregolare, quando i focolai di infiammazione sono sparsi e diffusi senza un ordine lungo tutto il midollo spinale. La sintomatologia in questo caso è variabile in base alla zona colpita.
In base all'esordio della sintomatologia possiamo invece distinguere una mielite:
- acuta: è solitamente una mielite trasversa che si manifesta con una sintomatologia di tipo acuto che insorge all'improvviso, dopo circa 4 ore - 21 giorni dal danno midollare.
- Subacuta o necrotica: in cui si verifica la necrosi (cioè la morte cellulare) dei neuroni contenuti a livello della sostanza grigia del midollo spinale. Provoca paraplegia.
- Suppurativa: chiamata anche ascesso midollare è un tipo di mielite la cui sintomatologia si sovrappone a quella della mielite acuta trasversa ma ha cause diverse.
- Cronica: è una tipologia di mielite la cui sintomatologia non è sempre chiara e pertanto si dice che ha un' insorgenza subdola. Si manifesta con alterazioni di tipo atrofico dei muscoli e con paralisi spastica.
Per saperne di più... Quando oltre al midollo osseo viene colpito anche il segmento di osso corrispondente, la mielite prende il nome di mielite ossea o osteomielite. |
Cause della mielite: quali sono?
La mielite è una patologia che può essere causata da diversi fattori, legati solitamente ad un agente esterno patogeno come ad esempio un virus o un batterio o ad altre patologie.
Rappresenta quindi una patologia secondaria conseguente a patologie primarie quali:
- infezioni virali da enterovirus, come virus dell'Herpes Zoster, virus dell'Herpes Simplex, Citomegalovirus, virus di Epstein - Barr e virus dell'HIV.
- Infezioni batteriche, come quelle sostenute da Mycoplasma pneumoniae o dall'agente eziologico della malattia di Lyme, la Borrelia burgdorferi.
- Infezioni parassitarie, come quelle sostenute da diverse specie di Schistosoma (come ad esempio Schistosoma haematobium).
- Patologie autoimmuni come la sclerosi multipla, il lupus eritematoso sistemico, l'artrite reumatoide ed altre patologie in cui si sviluppano auto anticorpi diretti verso diversi organi e tessuti.
Per saperne di più... La correlazione tra queste patologie e l'insorgenza di mielite non è ancora del tutto ben chiarita, ciò che però si evince è che spesso l'insorgenza di mielite si è verificata dopo una di queste patologie.Esiste anche una tipologia rara di mielite definita idiopatica o primaria, la quale si presenta senza nessuna causa sottostante, ma che probabilmente ha un origine autoimmunitaria non correlata ad altre patologie.Infine la mielite può anche essere causata dalla radioterapia a causa dell'effetto delle radiazioni. |
Quali sono i sintomi?
La sintomatologia è per lo più a carico dei muscoli, dato che dal midollo spinale partono i motoneuroni, ovvero quei neuroni responsabili della contrazione muscolare.
In particolare possono verificarsi:
- sensazione di parestesia ovvero riduzione della sensibilità accompagnata a sensazione di formicolio degli arti inferiori o superiori.
- Sensazione di stanchezza che si associa ad astenia e talvolta a febbre.
- Aumento di sensibilità per i cambi repentini di temperatura.
- Problemi a livello degli sfinteri anale e vescicale con sensazione di incompleta evacuazione o minzione e problemi di incontinenza.
- Allodinia, ovvero sensazione di estremo dolore se si sfiora o si tocca la cute.
- Segni neurologici di sofferenza muscolare quali fascicolazioni, tremori, spasmi, crampi e contratture.
Negli stati avanzati o se la patologia progredisce nonostante i tentativi di cura, si può arrivare alla paralisi degli arti inferiori o superiori in base alla zona di midollo colpita.
Diagnosi e terapia.
La diagnosi di mielite deve essere accurata e tempestiva per cercare di limitare il più possibile i danni al sistema nervoso.
E’ molto importante impostare un'adeguata strategia terapeutica che possa controllare i sintomi e la progressione della malattia ed evitare l'instaurarsi di deficit neurologici e motori permanenti.
Come si effettua la diagnosi di mielite?
Non appena compaiono i primi sintomi sospetti è bene recarsi dal proprio medico il quale potrà consigliare un consulto neurologico. Il medico specialista farà un'accurata anamnesi del paziente, valutando se vi sono state infezioni o altre patologie pregresse, successivamente, una volta fatto l'esame obiettivo del paziente e valutati i sintomi, potrà consigliare le seguenti indagini diagnostiche:
- Risonanza magnetica, per individuare eventuali zone danneggiate del midollo spinale.
- Analisi del sangue, per valutare la presenza di infezioni virali o batteriche o la presenza di autoanticorpi che indicano patologie autoimmuni.
- Esami di tipo neurologico, per comprendere se vi è la presenza o meno di patologie neurologiche sottostanti.
- Puntura lombare per analisi del liquido cefalorachidiano per verificare la presenza di un'infiammazione a livello midollare.
Qual è la terapia per trattare questa malattia?
Se adeguatamente trattata la mielite si risolve nel giro di 2 - 12 settimane. Solitamente per il trattamento di questa patologia è possibile utilizzare:
- farmaci a base di cortisone, chiamati corticosteroidi, per ridurre il processo infiammatorio, da somministrare per via orale o nei casi più gravi per via endovenosa.
- Farmaci per il controllo della sintomatologia dolorosa quali antinfiammatori non steroidei (ad esempio naprossene o ibuprofene) o antidolorifici specifici per i dolori dei nervi (quali ad esempio sertralina e gabapentin, farmaci antidepressivi e anticonvulsivanti che hanno come effetto secondario la riduzione del dolore neuropatico).
- Plasmaferesi, una tecnica che consente di separare la parte liquida del sangue da quella corpuscolata, e che si utilizza per il trattamento di patologie autoimmuni. Lo scopo è quello di rimuovere dal sangue eventuali autoanticorpi che hanno provocato la patologia.
- Fisioterapia mirata al recupero della mobilità degli arti superiori o inferiori qualora si sia verificato un danno nervoso importante.
Attenzione! Non sono noti rimedi naturali specifici per il trattamento della mielite e, data la gravità della patologia, è consigliabile non adoperare rimedi naturali noti per altre patologie e di rivolgersi sempre al proprio medico. |
Ricordiamo che l’articolo ha uno scopo puramente informativo e non intende sostituire il parere del medico neurologo.