Cos'è la nevralgia di Arnold? Quali sono le possibili cause? I sintomi sono comuni a molte cefalee per cui è difficile arrivare ad una diagnosi che consenta di individuare la terapia più adatta.
La nevralgia di Arnold, nota anche come nevralgia occipitale, è una patologia che provoca gravi disturbi, tanto da risultare, nei casi severi, fortemente invalidante.
In realtà più che una patologia questa è una sindrome (ossia un insieme di sintomi) dolorosa caratterizzata da dolori persistenti ed esagerati localizzati nella zona anatomica del nervo occipitale o nervo di Arnold.
Generalmente la nevralgia di Arnold viene considerata come una malattia rara anche se probabilmente è più frequente di quanto ci si immagina perché spesso, data la difficoltà di una precisa diagnosi, è confusa con altre cefalee di tipo cronico.
Il nervo di Arnold o anche grande nervo occipitale è un ramo della terminazione del 2° nervo spinale cervicale che si origina dalle vertebre cervicali e si irradia nella regione occipitale (nuca); la sua funzione è essenzialmente sensitiva. |
Le cause della nevralgia occipitale possono essere molteplici ed alcune volte sconosciute. Le più comuni sono:
Va notato in maniera esplicita che una buona percentuale dei casi di nevralgia occipitale alle indagini strumentali non rivela alcuna causa apprezzabile per cui esistono casi con eziologia ancora sconosciuta.
La problematica descritta rende in talune occasioni particolarmente difficile la diagnosi in quanto la sintomatologia è comune a parecchie cefalee.
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Le indagini strumentali che vengono comunemente utilizzate sono la TAC per evidenziare problemi ossei e la Risonanza Magnetica Nucleare per l’indagine dei tessuti molli.
La diagnosi è spesso clinica ed è evidenziata dal dolore che si provoca facendo pressione sul cosiddetto punto di Arnold che è la zona anatomica dove il nervo occipitale fuoriesce dal muscolo dalla massa muscolare della parte posteriore del cranio.
I sintomi della malattia sono essenzialmente:
La terapia medica della nevralgia occipitale è di tipo farmacologico e prevede l’assunzione di steroidi ed infiltrazioni in loco di anestetici. Purtroppo nella maggioranza dei casi la terapia medica si dimostra del tutto inefficace.
In tali situazioni dato l’effetto fortemente invalidante della sindrome dolorosa l’unica possibilità è il ricorso alla terapia chirurgica. L’operazione consiste nel sezionare il nervo dai muscoli dell’occipite. L’intervento risolve il problema e non è soggetto a ricadute.
E’ anche possibile ricorrere a trattamenti medici quali la radiofrequenza pulsata che, attraverso l’applicazione sul nervo di correnti discontinue ad alta frequenza, che alterano la funzionalità delle fibre nervose, allevia il dolore cronico.
La medicina tradizionale cinese propone l’agopuntura che può essere di aiuto per alleviare il dolore
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