Febbre alta persistente: cause, sintomi e rimedi
Ultimo aggiornamento:
Quali possono essere le cause di una febbre alta e persistente e quali i possibili rimedi per contrastare i sintomi? Quando bisogna preoccuparsi e rivolgersi al proprio medico o recarci in ospedale? Analisi e consigli utili per un fenomeno piuttosto comune.
Quando un aumento della temperatura si può considerare febbre alta e persistente?
Partendo dal presupposto che la definizione generale di febbre è un rialzo della temperatura corporea superiore ai 37°C che si verifica come reazione dell’organismo ad uno stimolo, può essere definito come febbre alta persistente un episodio febbrile che ha una durata superiore alle 48 ore con una temperatura superiore ai 39°C che non scende al di sotto di 38,5°C durante tutta la giornata.
Normalmente la febbre è più alta durante la sera o la notte e tende a essere più bassa la mattina, in questo caso invece la temperatura si mantiene costante durante le 24 ore.
Quanto può durare la febbre alta?
Quindi generalmente si parla di febbre alta persistente quando la sua durata è superiore ai 2 – 3 giorni.
Vi sono però tipologie di febbre persistente che pur durando molti giorni hanno fasi diverse. Possiamo distinguere quindi:
A durata continua: è un tipo di febbre prolungata che dura fino a 10 giorni in cui la temperatura non scende mai al di sotto dei 39 - 40°C, è tipica di alcune infezioni.
Di media durata: dura da circa 4 – 5 giorni fino a una settimana ed è tipica di influenza e infezioni virali come alcune malattie esantematiche. Il rialzo febbrile ha temperature che vanno dai 38,5 ai 39,5°C.
Ad intermittenza:è un tipo di febbre caratterizzato da periodi senza rialzo termico e periodi di rialzo termico superiore ai 39°C. I periodi possono essere di 4 – 5 giorni o addirittura ogni 15 giorni, in base alla patologia che ha determinato la comparsa della febbre. È tipica di alcune malattie del sangue e della malaria.
Ondulatoria: tipica di alcune infezioni come la brucellosi questo tipo di febbre si presenta con temperature di 39 – 40°C che durano fino a 10 – 15 giorni ma che non sono di tipo continuo ma oscillano durante il giorno fino a raggiungere il picco massimo.
I sintomi che accompagnano gli episodi febbrili.
La febbre alta persistente presenta alcuni sintomi tipici del rialzo della temperatura come:
- stanchezza,
- inappetenza,
- astenia,
- occhi arrossati per l’elevata temperatura,
- tremori e brividi di freddo,
- mani e piedi freddi,
- sudorazione profusa.
Sintomi associati.
Vi sono poi altri sintomi che si possono associare a quelli sopraelencati e che sono utili per comprendere cosa può aver determinato la comparsa della febbre persistente. Tra questi abbiamo:
- Tosse, mal di gola e linfonodi ingrossati: se si ha tosse secca, tosse con muco, catarro, mal di gola, tonsille gonfie e linfonodi gonfi in questo caso la febbre persistente può essere dovuta ad un’infezione alle vie aeree superiori.
- Dolori articolari, vomito e nausea: quando vi è l’associazione di questi sintomi è probabile che la febbre dipenda dal virus dell’influenza.
- Mal di schiena e diarrea: la febbre in questo caso potrebbe essere sintomo di un’infezione intestinale.
- Puntini o macchie di colore rosso: si può essere in presenza di malattie esantematiche.
Se la febbre alta persistente è asintomatica e compare all’ improvviso, è bene rivolgersi al medico che farà delle indagini più approfondite.
Cause patologiche e non in adulti e bambini.
La febbre alta persistente può essere di origine centrale, ha origine cioè nell’ipotalamo dove sono situati i centri che percepiscono e regolano la temperatura interna, o più raramente di origine periferica, quando sono coinvolti i recettori cutanei esterni che percepiscono il caldo o il freddo come nel caso di colpo di calore. Nel caso di febbre di origine centrale se ne distingue una fisiologica causata da vari fattori e una neurologica dipendente da lesioni alla zona ipotalamica.
Le cause per cui si può avere una febbre alta persistente sono solitamente di natura patologica, sebbene possa succedere che all'origine dello stato febbrile non ci sia una patologia. Le cause patologiche sono molto diverse tra di loro e hanno un’eziologia riconducibile a infezioni di tipo batterico e virale, a parassitosi e a patologie tumorali. La febbre alta e persistente nel corso delle patologie serve come modalità di difesa dell’organismo per contrastare la patologia stessa.
Infezioni virali.
Le infezioni causate da virus sono la più comune causa di febbre alta persistente, il rialzo della temperatura infatti è una caratteristica comune di tutte queste infezioni a prescindere dalla loro gravità. Vediamole nel dettaglio.
- Influenza: è la principale causa di una febbre alta e duratura. Il virus influenzale è un virus stagionale che viene contratto per via aerea e determina febbre sopra i 38°C che può durare da 3 giorni fino a una settimana in base alle condizioni dell’organismo. Si accompagnano alla febbre dolori articolari, inappetenza, nausea e astenia.
- Malattie esantematiche: malattie come varicella, morbillo, rosolia, hanno come caratteristica comune la comparsa di febbre molto alta, oltre i 38,5 – 39°C che può durare da 4 giorni fino a più di una settimana. Queste malattie sono anche caratterizzate dalla comparsa di un esantema cutaneo che può essere contemporaneo alla febbre o comparire dopo la scomparsa di essa.
- Mononucleosi infettiva: conosciuta anche come malattia del bacio la mononucleosi infettiva è causata dal virus di Epstein – Barr e tra i suoi sintomi vi sono febbre alta persistente, orticaria, mal di gola, splenomegalia e ingrossamento dei linfonodi del collo.
- Meningite virale: è una tipologia di meningite non grave che si manifesta con sintomi simili a quelli dell’influenza come febbre alta, mani fredde e piedi freddi, dolori articolari.
- Epatite A: è una forma acuta di patologia del fegato che si manifesta in seguito all'ingestione di alimenti contaminati dal virus. Tra i suoi sintomi di esordio vi è la febbre alta e persistente per tutta la durata della malattia (che è di circa 2 settimane), urine scure, colorazione giallastra (ittero) della pelle, delle mucose e delle congiuntive.
Infezioni batteriche e parassitosi.
La febbre alta e persistente può insorgere anche in assenza di sintomi influenzali ed essere provocata da infezioni batteriche o determinate da parassiti. Le infezioni batteriche possono essere localizzate e riguardare l’apparato gastrointestinale, le orecchie o le vie aeree, ma anche essere di tipo sistemico.
- Tratto gastrointestinale: una gastroenterite causata da batteri come la salmonella o l’escherichia coli può provocare una febbre alta oltre i 38,5° C e persistente per l’intera durata della malattia. A questa si associano sintomi quali diarrea, dolori addominali, nausea, vomito.
- Vie aeree e orecchie: tra le infezioni delle vie aeree le cause più comuni di febbre alta persistente sono la tonsillite, l’otite e la faringite. Sono provocate da batteri che colonizzano le tonsille, le orecchie o la gola e sono molto comuni nei bambini. Spesso si associano a sindromi da raffreddamento, gola arrossata, pus e gonfiore ai linfonodi e il rialzo febbrile è di oltre i 39°C e dura più di 4 – 5 giorni.
- Scarlattina: appartiene alle malattie esantematiche ma è causata da un batterio e non da un virus. Nella scarlattina oltre al rialzo febbrile e all’esantema compare anche una patina bianca sulla lingua.
- Malaria: è un’infezione causata da un parassita che ha come sintomo caratteristico una febbre di natura intermittente. La febbre alta persiste per circa 48 ore per poi scomparire e tornare dopo due – tre giorni. Gli episodi febbrili intermittenti possono durare fino a 4 mesi.<li >Meningite batterica: è una forma di meningite molto grave che può portare alla morte se non curata e diagnosticata in tempo. Tra i suoi sintomi vi è febbre elevata e persistente, mal di testa, convulsioni e rigidità del collo.
Patologie tumorali.
Una febbre alta e persistente che non reagisce ai trattamenti e non scende può essere la spia di un problema più grave di una semplice infezione virale o batterica. Molti tumori, infatti, presentano come primo sintomo la comparsa di febbre alta. In generale tutti i tumori possono accompagnarsi a febbre alta, tra questi abbiamo:
- Leucemia: è un tumore del sangue in cui vengono prodotti troppi globuli bianchi. In questo caso quindi oltre alla febbre alta e persistente si avrà anche un elevato numero di globuli bianchi.
- Linfoma: è un tumore che riguarda le ghiandole linfatiche e tra i suoi sintomi vi è febbre alta e duratura, i globuli bianchi possono essere alti o bassi a seconda del tipo di linfoma e si ha un ingrossamento dei linfonodi del collo e della regione cervicale.
- Tumore dell’ipotalamo: in questo caso si può verificare una febbre alta e continua perché l’ipotalamo contiene i centri che regolano la temperatura per cui un tumore che interessi la zona ipotalamica può fare andare in tilt i meccanismi regolatori della temperatura e provocare rialzi febbrili.
Sebbene le cause più comuni di febbre alta e persistente siano le infezioni virali o batteriche si può avere febbre duratura ed elevata anche in altre occasioni che non per forza sono da ricondurre a patologie.
Tra le cause non patologiche abbiamo:
Colpo di calore.
L’ipertermia, cioè una febbre alta oltre i 40°C, è il sintomo principale del colpo di calore che si verifica quando ci si espone al sole per molto tempo e in condizioni di elevata umidità. L’aumento della temperatura è legato al fatto che l’organismo si trova ad assorbire più calore di quanto riesce a dissiparne e questo provoca il surriscaldamento e la comparsa della febbre. E’ un tipo di febbre alta che si manifesta prevalentemente in estate.
Anche le scottature solari manifestano tra i sintomi una febbre che può essere alta e talvolta persistente.
Vaccini.
Il vaccino è una causa comune di febbre alta nei bambini ma il rialzo febbrile può comparire anche negli adulti. Difatti dopo che si somministra l’organismo può reagire alla sostanza estranea con un rialzo di temperatura che in genere dura non più di 48 ore.
Stress.
Può capitare che durante un periodo di forte stress si abbia la comparsa improvvisa di febbre alta. In questo caso la comparsa della febbre rappresenta un segnale dell’organismo che comunica che si sta verificando un eccessivo stress e che è bene prendere provvedimenti. La caratteristica della febbre nervosa da stress è che non vi sono altri sintomi oltre al rialzo termico.
Dentizione.
Nei bambini lattanti di età compresa tra i 4 e i 12 mesi si può avere febbre alta fino a 38°C che persiste per un paio di giorni a causa della comparsa dei denti. La dentizione, infatti, è un processo doloroso che provoca un vero e proprio stress all'organismo del bambino che può reagire con la comparsa della febbre.
Rimedi: cosa fare per far scendere la febbre?
Vediamo adesso come comportarsi e cosa fare, o eventualmente non fare, per contrastare la febbre alta ed alleviare i sintomi. I rimedi possono essere sia di tipo naturale e omeopatico che di tipo farmacologico.
I rimedi naturali indicati per bambini, anziani e donne in gravidanza.
I rimedi della nonna per la febbre o i rimedi omeopatici e fitoterapici sono particolarmente indicati per bambini, anziani e donne in gravidanza perché sono meno aggressivi dei farmaci nei confronti dell’organismo, ma sono anche un'alternativa per gli adulti che non desiderano assumere farmaci.
Tra i rimedi più comuni abbiamo:
- Spugnature: uno dei classici rimedi della nonna per abbassare la febbre è applicare sulla fronte delle pezze imbevute di alcool etilico o di acqua fredda oppure una borsa per il ghiaccio. Sebbene questa pratica sembra essere davvero efficace, è sconsigliata, specialmente in donne in gravidanza e bambini, perché potrebbe provocare un’eccessiva vasocostrizione della zona sottoposta al trattamento a causa della repentina diminuzione della temperatura. Questo determinerebbe la comparsa di ulteriori complicazioni.
- Alimentazione: un rimedio naturale viene dall'alimentazione. Si consiglia infatti di bere molto per contrastare la disidratazione e assumere succhi di frutta ricchi di vitamina C, vitamina A, carotenoidi e bioflavonoidi al fine di aiutare l’organismo a contrastare la malattia.
- Decotto di cipresso: la pianta del cipresso ha proprietà antipiretiche naturali grazie ai suoi principi attivi come i tannini e gli oli essenziali. Per fare una tisana basta porre 2 – 3 g di foglie e rami di cipresso in acqua bollente, lasciare in infusione per una decina di minuti, filtrare e bere almeno 3 volte al giorno.
- Infuso di genziana: grazie ai suoi principi attivi come genziopicrina e genzianina la genziana ha azione febbrifuga. Si consiglia di fare bollire 2 g di foglie di genziana in 100 ml di acqua per circa 30 minuti, filtrare il tutto e bere almeno 2 tazze al giorno.
- Infuso di salice bianco: il salice contiene l’acido salicilico, lo stesso principio attivo utilizzato per l’aspirina, e risulta quindi un ottimo antipiretico. Si utilizza la corteccia per fare un infuso, ne bastano 25 g da fare bollire per una decina di minuti in almeno un litro d’acqua. Filtrare il tutto e bere almeno 3 tazze al giorno.
La terapia farmacologica.
Per abbassare la febbre è possibile ricorrere a dei farmaci antipiretici. Per gli adulti questo è sicuramente un rimedio efficace, ma per bambini, anziani e donne in gravidanza si consiglia sempre di rivolgersi al medico. I farmaci più usati sono:
- Paracetamolo: viene comunemente venduto con il nome di tachipirina ed è il farmaco antipiretico più sicuro tanto da venire utilizzato anche per gli anziani e per le donne in gravidanza. Ne esistono diversi dosaggi e diverse forme di somministrazione in base alle proprie necessità.
- Acido acetilsalicilico: conosciuto come aspirina è un antipiretico che viene consigliato agli adulti in quanto è meno sicuro del paracetamolo per quanto riguarda gli effetti collaterali. Può infatti provocare erosioni gastriche.
Controversa è invece la questione sugli antibiotici, da un lato infatti ci sono i sostenitori di questa terapia e dall'altro coloro che ritengono che somministrarli per la febbre sia un errore. Vediamo di fare chiarezza.
Nel caso in cui il rialzo della temperatura sia legato ad infezioni batteriche o parassitarie la terapia antibiotica può essere una valida soluzione e portare ad una diminuzione della temperatura.
Al contrario se la febbre è di origine virale non solo l’antibiotico non farà scendere la temperatura ma avrà addirittura un effetto controproducente. Assumerlo infatti non farà altro che aumentare la resistenza batterica all'antibiotico il che significa che, in caso di infezione, si avrà una minore efficacia del farmaco.
L’errore quindi è assumere antibiotici al primo accenno di febbre senza accertare quale sia la causa che ha provocato l’aumento della temperatura. Per questo motivo i medici sconsigliano l’abuso di antibiotici al primo accenno di febbre e invitano a conoscere la causa della febbre prima di assumere un farmaco di questa categoria.
Quando preoccuparsi? Gli esami consigliati in caso di febbre persistente.
Può essere utile in caso di febbre alta persistente fare anche un esame del sangue al fine di individuare eventuali variazioni di alcuni parametri che possono dare indizi sul motivo per cui si è manifestata la febbre. In particolare bisogna tener conto di:
- Globuli bianchi: sono le cellule che hanno il compito di difendere l’organismo dagli agenti patogeni, se risultano alti e associati a febbre alta si può essere in presenza di infezione, al contrario se bassi e associati a febbre persistente possono indicare la presenza di una malattia del sangue.
- Ves: è la velocità di sedimentazione degli eritrociti, un parametro che viene alterato in presenza di infezione. Se si ha febbre alta persistente e ves alta è bene indagare per cercare un’eventuale infezione in corso.
Quando andare in ospedale o rivolgersi al medico?
La febbre alta solitamente non richiede l’ospedalizzazione. Tuttavia in alcuni casi, quando per esempio dura più di 48 ore senza reagire ai trattamenti, in alcune fasce d’età particolari o in condizioni particolari è bene rivolgersi al medico ed eventualmente ricorrere ad un ricovero in ospedale. In particolare:
Bambini: febbre oltre i 39 che non risponde ai farmaci.
Se il bambino presenta febbre alta oltre i 39° e persistente oltre 48 ore, che non risponde ai farmaci può essere utile l’ospedalizzazione. Esiste il rischio, infatti, che lo stato di malessere porti al digiuno e quindi all'acetone, con tutti i sintomi che ne derivano come mal di pancia, vomito, convulsioni. Quindi se a causa della febbre il bambino non mangia per un lungo periodo e si notano mani e piedi freddi o labbra viola, è bene rivolgersi subito al pediatra e procedere al ricovero. Nel caso dei bambini infatti anche una semplice febbre causata da virus o una febbre che si verifichi in estate a causa di un’insolazione può avere conseguenze molto gravi per la salute, quindi è sempre bene non sottovalutare la febbre alta soprattutto quando è persistente.
Adulti: febbre persistente accompagnata da altri sintomi.
Se la febbre nell'adulto dura più di 4 - 5 giorni con temperature oltre i 38,5°C e non risponde ai farmaci, oppure se sono presenti sintomi come intorpidimento, perdita di coscienza, difficoltà respiratorie, convulsioni e rigidità del collo, è bene recarsi al pronto soccorso al fine di comprendere l’eziologia della febbre ed evitare gravi conseguenze che possono arrivare fino alla morte del paziente.
Anziani: sono soggetti a disidratazione.
Se in un anziano si verificano episodi di febbre alta e persistente è bene chiamare il medico ed eventualmente ricoverare il paziente in ospedale. Gli anziani infatti, a prescindere dalla causa che ha determinato la febbre, sono soggetti a disidratazione e immunodeficienza dovuta all'età, il sistema immunitario cioè reagisce meno contro le infezioni e quindi anche un banale episodio febbrile può portare il paziente a gravi patologie.
Donne in gravidanza: se la febbre non scende neanche con la Tachipirina.
Se la febbre alta e persistente si verifica durante la gravidanza bisogna rivolgersi al proprio ginecologo il quale saprà dare la terapia più indicata per abbassare la febbre senza nuocere al feto. L’ospedalizzazione in questo caso può essere richiesta se la febbre dura più di 4 – 5 giorni e non scende nemmeno con la Tachipirina, il farmaco che viene usato in gravidanza per abbassare la febbre.